Blog di elettraprodan

L'acquisto dei mobili d'arte non lascia spazio all'improvvisazione, esige l'assistenza di personale competente con il quale le aziende offrono la consulenza ai clienti interessati. I mobili d'arte sono pezzi unici, fatti con materiali pregiati e intarsi raffinati, sono il risultato di studi di lavorazioni che le aziende, legate alle antiche tradizioni, mettono in opera.

Molti stili hanno caratterizzato la produzione nel corso dei secoli, i principali a partire dal 1400 sono:

• Gotico (1300)
  
  
• Rinascimento (1400-1600)
  
  
• Barocco (1600-1730)
  
  
• Barocchetto (1730-1770)
  
  
• Neoclassico (Luigi XVI 1770-1800)
  
  
• Primo Impero (1800-1815)
  
  
• Restaurazione (Biedermeier 1815-1830)
  
  
• Carlo Alberto (Luigi Filippo 1830-1850)
  
  
• Napoleone III - Secondo Impero (1850-1870)
  
  
• Umbertino (Periodo Eclettico 1880-1895
  
  
• Neo Rinascimento (Periodo Eclettico 1880-1895)
  
  
• Liberty-Art Nouveau (1895-1915)
  
  
• Art Decò (1915 -1930)
  
  
• Chippendale (1940)

Durante il Medioevo, nel 1400, il mobile viene ridotto all'essenziale, mentre già nel 1500 risente dell'architettura ed è generalmente intagliato, nel 1600 è influenzato dallo stile Barocco, con diversità dovute ai singoli Stati. Sotto il regno di Luigi XIV i mobili assumono uno stile elaborato: il legno intagliato con decoro piuttosto pesante, dorato, con intarsi in metallo su tartaruga dell'ebanista C. A. Boulle e con l'applicazione di bronzi dorati.

L'Europa ne subisce l'influenza: in Inghilterra si diffonde lo stile Chippendale, che fonde elementi gotici, cinesi e francesi. In Italia le migliori produzioni del 1700 le troviamo in Piemonte con Piffetti, in Veneto con Brustolon, a Milano con Maggiolini. Nel periodo napoleonico si sviluppa lo stile impero con applique in bronzo, placche di porcellana a motivi egizi o greco romani e alcune stravaganze tipo letti "a barca" e seggiole "a gondola".

Nel 1800, in Germania, si diffonde il gusto neorinascimentale Biedermeier, più sobrio e funzionale. In Inghilterra abbiamo una produzione ispirata all'età classica e nel periodo vittoriano vengono lavorati mobili pratici, semplici e improntati a una certa austerità. Nel XX secolo i mobili moderni vengono fatti in serie e il disegno industriale prende il posto dell'artigianato.

Il nome allo stile lo dà la località di provenienza, ecco perché lo stile detto Restaurazione, in Austria si chiamava Biedermeier. Per gli intarsi vengono utilizzati svariati legni pregiati come bois de rose, palissandro, noce e varie radiche; i fregi sono in ottone dorato o patinato fusi con procedimento tradizionale. Lo stile e l'armonia delle forme, la perizia nella cura dei particolari rappresentano il giusto elemento di distinzione per dare all'arredamento un tocco di classe. In Italia i nomi più affermati sono Marangoni, Castellan, Amedeo Bernardi, 3 erre. Gli artigiani che producono mobili d'arte puntano all'eccellenza e il loro stile è sinonimo di qualità ed eleganza apprezzate in tutto il mondo.